Dedicata a
Nonna Eloisa Leoni, Marika, mia Madre Leonetta
Inaugurata
l’11 novembre 2000 a Gerano (Roma), è l’unico Museo Italiano dedicato
alle Scatole di Latta . Le scatole esposte sono oltre 1.500 e vanno dalle prime, prodotte sul
finire dell’800, fino agli anni’50. Contenevano prevalentemente prodotti
dolciari quali:
biscotti, cioccolato, caramelle e cacao.
L’ambientazione riprende quella di un vecchio negozio di inizio secolo;
le scatole seguono un ordine cronologico approfondendo di tanto in tanto
alcuni temi quali: Reali di Savoia, Anno Santo, Illustratori; alcune
storie di Ditte come Talmone, Unica, Venchi-Unica ed alcune forme come
cestini o torte postali.
La nascita del Museo
Accade a volte nella vita che, da un gesto apparentemente piccolo, si
scatenino tutta una serie di avvenimenti che caratterizzeranno la storia
di una persona. Erano gli anni ’70 quando, il mio amico Danilo mi portò
a Tirano, un piccolo paese in provincia di Sondrio, a trovare sua nonna,
Eloisa Leoni Patriarca. Vicino alla macchina da cucire, a terra, c’era
questa bellissima scatola Saiwa. Per me fu un vero colpo di fulmine!
"Saiwa – Genova “La Prima” Scatolificio: Lig. Lav. Latta Fabbr. Conserve
Genova Misure 53x32x32".
Lei se ne accorse e, come fosse mia nonna, la
vuotò e me la regalò. Mi aveva talmente affascinato che da allora
iniziai a cercare scatole di latta per mercatini, negozi e cantine, una
passione che non mi ha più abbandonata… Il secondo passo fu quello di
cercare di ricomporre l’immenso mosaico delle scatole di latta
alimentari prodotte in Italia tra la fine dell’800 ed il 1950. Nasce
così, con l’aiuto di altri collezionisti, il Centro Raccolta Dati Latte
Italiane. Sarebbe stato un peccato non condividere tutto questo lavoro
di ricerca e catalogazione: decisi quindi che il terzo passo doveva
essere quello di rendere tutto ciò fruibile al pubblico. E’ nata così La
Casa delle Antiche Scatole di Latta, primo e unico museo italiano nel
suo genere, per qualcuno una raccolta un po’ stravagante, per altri un
luogo affascinante che riflette quasi un secolo di storia del nostro
Paese. Marina Durand de la Penne